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Stilografica da Collezione Caravaggio

  • Casa produttriceFirenze 1903 rende omaggio a Caravaggio  in occasione dell’anniversario dei 450  anni dalla sua nascita con la Stilografica da Collezione “Caravaggio” prodotta nelle officine dell’azienda fiorentina Visconti.
  • TiraturaLimited Edition di soli 50 esemplari, la numerazione è incisa sul fondello della penna.
  • Materiali: resina acrilica color Blu.
  • Finiture e decorazioni: Sul fusto è stato riprodotto un disegno che si ispira all’Opera “Cena in Emmaus” conservata alla National Gallery di Londra. Il decoro è stato ottenuto con l’antica tecnica dello scrimshaw in argento in modo da far risaltare la preziosità della  linea. Sul cappuccio è stata impressa una frase tratta dal Vangelo di  Luca che recita ” Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero” .
  • Clip: la clip è personalizzata con il marchio di Firenze 1903 e sull’anello è riportato il nuovo logo con il giglio fiorentino che si apre.
  • Caricamento:  il caricamento è con il sistema Power Filler a doppio serbatoio, al fine di tenere sotto controllo la disponibilità dell’inchiostro, alla base del fusto  si trova una finestra di ispezione, una soluzione contemporanea ormai adottata da moltissime case costruttrici di strumenti di scrittura.
  • Pennino: pennino M in Oro 18KT
  • Garanzia: due anni

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    Stilografica da Collezione Caravaggio

    Tra i numerosi capolavori abbiamo voluto rendere omaggio a Caravaggio con la “Cena in Emmaus” nella versione oggi conservata alla National Gallery di Londra, dipinta nel 1601 quando si trovava a Roma nella casa di Ciriaco Mattei, insieme al suo garzone Cecco. Un dipinto che già nel 1675 era famoso per la “tremenda naturalezza” che era in grado di trasmettere e che veniva evidenziata dalle parole di Francesco Scannelli nel suo “Microcosmo della pittura”, uno dei testi più significativi della storiografia artistica del seicento.

    Il dipinto, dal quale ci siamo ispirati per essere rappresentato sul fusto tramite la tecnica dello scrimshaw, in particolare nella sua zona centrale, raffigura il momento in cui i discepoli riconoscono il Cristo risorto nel giovane uomo seduto con loro alla tavola, mentre benedice il pane. Lo stupore dei tre uomini è enfatizzato dalla gestualità che qui viene espressa al suo massimo, il discepolo sulla destra allarga le braccia delimitando lo spazio prospettico della scena, quello di spalle in primo piano fa per alzarsi dalla sedia, l’altro più vicino a Gesù sembra volerlo abbracciare teneramente.

    Con il braccio teso in avanti, Gesù porge la sua benedizione, anche a chi guarda il quadro mentre la tavola è imbandita come la mensa quotidiana e accanto alla brocca dell’acqua, del vino, del pane, simboli della consacrazione compare la cesta di frutta in bilico verso l’osservatore.

    La luce è la grande protagonista, mette in evidenza gli sguardi, le pose, gli abiti, gli oggetti, l’ambientazione dal vero e naturale, così lontana dalla retorica della Controrifoma che condizionava la pittura del periodo

    Nel Vangelo di Luca si legge “Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista”. La frase rivelatrice della presenza divina che abbiamo voluto riproporre sul fusto della Stilografica Caravaggio a completamento di una immagine non solo artistica ma anche sacra

    Per maggiori informazioni visita il sito Firenze 1903